Sono rintracciabile a questo numero
"SONO RINTRACCIABILE A QUESTO
NUMERO".
AL VIA LA CAMPAGNA PER IMPARARE A "LEGGERE" L'UOVO
Oltre 2 milioni di brochure e un sito internet, realizzati
dall'Unione Nazionale dell'Avicoltura, per saper tutto su un alimento sicuro,
nutriente, economico e apprezzato dagli italiani.
Ricche di proteine nobili, vitamine e sali minerali, pochi grassi e
soprattutto "buoni": un vero e proprio concentrato di salute. E
sono pure convenienti e versatili in cucina. Stiamo parlando delle uova,
l'alimento adatto ad ogni età (dai bambini agli anziani) e consumato da tutti:
nel 2003 ne abbiamo mangiate 218 a testa. E da quest'anno protagoniste di
importanti novità che ne hanno modificato il look.
Le uova presentano, infatti, sul guscio un particolare
codice: una vera e propria carta di identità che fornisce ai consumatori
informazioni utili sul sistema di produzione e sul luogo di provenienza.
All'inizio c'è un numero che indica il tipo di allevamento delle galline
ovaiole: "0" per l'allevamento biologico, "1"
per l'allevamento all'aperto, "2" per quello a terra, "3"
per quello in gabbia (o batteria). Segue una sigla che specifica il Paese di
produzione delle uova (IT per l'Italia, FR per la Francia ecc). Il numero
successivo segnala il comune di appartenenza e viene riportata anche la sigla
della provincia dell'allevamento. Le ultime tre cifre riguardano invece
l'allevamento vero e proprio.
Un pieghevole ed un sito web per spiegare tutte le novità del codice sul
Guscio. Per illustrare questi importanti cambiamenti, U.N.A. (Unione
Nazionale dell'Avicoltura) lancia una campagna biennale di informazione dal
titolo "Sono rintracciabile a questo numero", finanziata con il
contributo della Comunità Europea e dello Stato Italiano.
"L'UE ha promosso questa campagna - sottolinea Rita
Pasquarelli, Direttore Generale dell'U.N.A. - per andare incontro alle
richieste dei consumatori di avere più informazioni e garanzie. L'iniziativa
punta ad illustrare il significato del codice e le differenze tra i vari sistemi
di allevamento. In questo modo sottolinea l'importanza della tracciabilità, che
dà la possibilità di seguire il percorso partendo dal luogo di
allevamento,facilitando i controlli sull'intera filiera produttiva. E rafforza
la fiducia di tutti i consumatori nei confronti delle uova, aiutandoli ad una
scelta d'acquisto più consapevole. A proposito di fiducia, va anche
ricordato che secondo una indagine Doxa/Federalimentare di quest'anno, ben sette
italiani su dieci dichiarano di fidarsi pienamente delle uova
confezionate."
Ecco dunque che U.N.A mette in campo una serie di strumenti per sensibilizzare i
consumatori sulle virtù dell'uovo: un sito web www.pianetauovo.it
dedicato all'iniziativa, un pratico pieghevole scaricabile dal sito
web e la newsletter mensile " Sono rintracciabile a questo numero" per
essere sempre informati sulle novità.
UOVO FRESCO DI GIORNATA
Consigli pratici per essere sicuri di acquistare
prodotti freschi.
Ampliamo quanto appena detto con una piccola "guida"
per il consumo e la conservazione delle uova.
Diventa fondamentale leggere la confezione, dove si trovano tutte le
informazioni sul sistema di allevamento, sulla data preferibile di consumo e
sull'azienda produttrice. Attenzione,invece, alle uova sfuse, che danno scarse
garanzie igienico sanitarie.
La freschezza è un requisito fondamentale per ogni alimento,soprattutto per
l'uovo.
Ma in che modo il consumatore può essere sicuro di comprare un prodotto
fresco? Basta leggere con attenzione le indicazioni che si trovano sulla
confezione e sul guscio per avere tutte le informazioni necessarie
all'acquisto: dalla tipologia di uova alla data di consumo preferibile e,
eventualmente, di deposizione, oltre che le informazioni sulla azienda
produttrice.
Come riconoscere la freschezza delle uova? La vita di un uovo considerato
fresco è fissata dalla legge in 28 giorni: la camera d'aria, lo spazio
situato tra l'albume e il guscio nella parte tondeggiante dell'uovo, non deve
essere superiore ai 6 mm di altezza per tutto il periodo nel quale è in
commercio. Questo tipo di uova fresche rientra nella categoria A, che sono
quelle distribuite per il consumo domestico: le troviamo quindi nei nostri
supermercati o dal negoziante di fiducia. All'interno della categoria A, sono in
vendita anche le uova "freschissime" (ovvero "Extra" o
"Extra fresche"): in questo caso, la camera d'aria non deve superare i
quattro millimetri per tutto il periodo della commercializzazione. Il periodo
durante il quale le uova restano "Extra" fresche è di nove giorni
dalla deposizione e sette dalla data di imballaggio.Va ricordato che le
disposizioni normative comunitarie impongono al dettagliante di ritirare le uova
una settimana prima della data preferibile di consumo indicata sulla confezione.
L'obiettivo è consentire al consumatore di avere a sua disposizione un
margine di tempo relativamente ampio per consumarle. Ma le aziende produttrici
riforniscono i punti vendita due/tre volte alla settimana: diventa quindi molto
difficile trovare in commercio uova "anziane".
Lo stesso discorso non vale nel caso delle uova vendute direttamente dal
produttore al consumatore sul luogo di produzione o in un mercato pubblico
locale o tramite vendita a domicilio. Questo tipo di prodotto non dà le stesse
garanzie al consumatore sulla qualità, sulla data di scadenza e sul sistema di
allevamento. Anche perché, a prima vista e a occhio nudo, è difficile
verificare la freschezza di un uovo. Una soluzione che ha un'origine
antichissima, consiste nell'osservare in trasparenza l'altezza della
"camera d'aria" dell'uovo che cresce all'aumentare del tempo. Ma
trattandosi di millimetri, non si tratta di un'operazione agevole, che comunque
può essere fatta solo dopo aver acquistato il prodotto.
Tornati a casa, si può ricorrere ad un metodo caro alle nostre nonne. Si
immerge l'uovo in acqua e sale: se è fresco, tenderà a poggiarsi sul fondo del
recipiente. Altrimenti, col passare del tempo aumentando l'altezza della camera
d'aria, l'uovo diventa più leggero e tenderà a salire con la parte
tondeggiante e a disporsi trasversalmente. Si tratta comunque, a ben vedere, di
metodi empirici, non scientifici, che non garantiscono in maniera assoluta il
consumatore.
Le uniche e vere garanzie per tutti noi consumatori rimangono, dunque,
l'etichetta sulle confezioni e il codice stampato sul guscio delle uova.
In allegato troverete un simpatico opuscolo (in formato Acrobat Reader)
tutto dedicato all'uovo, alla sua conservazione ed al suo
"codice"!