I BIOCARBURANTI
Senza dubbio di grande attualità e collegato alla nostra vita di
automobilisti
Senza dubbio di grande attualità e collegato alla nostra vita
di automobilisti, motociclisti e affini, oltre che di cittadini, è il
problema dell'utilizzo dei carburanti. Come noto, uno dei fattori
d'inquinamento risulta essere la benzina, o meglio le polveri sottili che si
sprigionano dai veicoli a motorie (anche se non è questa l'unica causa
d'inquinamento delle nostre città). E come se non bastasse la benzina per le
vetture diviene sempre più cara. Una sostanza senza pregi, dunque, se
non fosse per il fatto che al momento è la più diffusa!
Un'alternativa esiste e vediamo insieme di cosa si tratta.
I biocarburanti
Negli ultimi anni le case automobilistiche hanno prodotto motori sempre meno
inquinanti rispetto al passato; purtroppo, però, la quantità dei veicoli
circolanti è aumentata notevolmente, vanificando l'ipotetica diminuzione
dell'inquinamento grazie alle moderne tecnologie.
In sostituzione del petrolio si hanno a disposizione dei biocarburanti:
il biodiesel e il bioetanolo.
Il biodiesel è già utilizzato da anni in Brasile come carburante, in
completa sostituzione del diesel tradizionale, il bioetanolo è un
additivo della benzina.
Entrambi non inquinano, infatti eliminano del tutto l'emissione dei residui di
zolfo, degli ossidi di carbonio e riducono considerevolmente le polveri sottili
PM10.
L'unica emissione riguarda il CO2, ma consiste nella stessa quantità che la
pianta avrebbe emesso nel corso della sua vita.
In Italia i biocarburanti potrebbero coprire non più del 10-20% della domanda
di combustibile, in quanto la disponibilità di terreni per le colture di piante
con questo fine è limitata.
Inoltre, la legislazione italiana prevede una defiscalizzazione dei
biocarburanti solo per 200.000 tonnellate l'anno, così molti cittadini
comprano nei discount, per esempio, l'olio di colza (un biodiesel)
per le proprie autovetture, ma in questo modo evadono il fisco, perché
su quest'olio commestibile non sono applicate le tasse per i carburanti.
Oltre ai biocarburanti, che costituirebbero una soluzione di pronto uso per
abbattere l'inquinamento, l'idrogeno sarà entro 30-40 anni il principale
combustibile per gli spostamenti a motore.
Già da molti anni si fa ricerca sull'idrogeno e i piani per la sua produzione
da fonti pulite di energia, e sicuramente, prima dell'esaurimento del petrolio,
sarà già in distribuzione, evitando che gli automobilisti siano costretti a
pagare cifre astronomiche per i loro spostamenti.