INQUINAMENTO ACUSTICO
I rumori sono, insieme ai rifiuti, uno degli effetti dell'inquinamento più
tangibili, soprattutto per il pedone.
Il frastuono prodotto dai mezzi di trasporto che percorrono le vie delle nostre
città costituisce, insieme a quello dovuto alle attività industriali, ma anche
agli eventi sportivi, ai concerti e altro ancora, il "rumore di fondo"
a cui siamo costantemente soggetti.
Un inquinamento che, secondo alcuni studi, influisce sulla salute e sulla
qualità della vita del 25% della popolazione europea.
In Italia vige la Legge n.447/95 - Legge quadro sull'inquinamento acustico
che individua i principi fondamentali in materia di tutela dal rumore,
indicando, in base a determinati limiti, la zonizzazione acustica da applicare
nella suddivisione dei territori comunali.
Nonostante questo in Italia la situazione non è delle migliori: è stato
infatti misurato un inquinamento acustico medio di 70 decibel diurni e 65
notturni, mentre la soglia massima di tollerabilità è fissata dall'OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità) rispettivamente a 65 e 55 decibel.
Allo scopo di porre le basi per una politica europea coerente ed integrata in
merito al problema dell'inquinamento ambientale è stata ultimamente pubblicata
la Direttiva UE 2002/49.
Fra gli obiettivi fondamentali quello di determinare i livelli di rumore
ambientale negli Stati Membri in base a metodologie comuni e quello di garantire
l'informazione dell'opinione pubblica.
Come novità introduce l'idea della realizzazione di "mappe acustiche"
per gli agglomerati urbani con oltre 250.000 abitanti e per tutti gli assi
stradali, ferroviari e gli aeroporti principali e alla cui redazione le autorità
nazionali dovranno provvedere entro il 30/06/2007.
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