DUELLO IN MARE, TARTARUGA INFILZATA DA PESCESPADA
Un incidente senza precedenti, probabilmente il primo caso del genere nel
Mediterraneo con una tartaruga marina ferita in uno scontro, un vero e proprio
duello, con un pescespada che ha infilzato la sua punta, un'arma di 23
centimetri, nella corazza ossea della Caretta Caretta. Soccorso da un gruppo di
subacquei, l'animale, soprannominato Excalibur, è stato condotto a Napoli dove
viene curato nel Turtle centre, l'ospedale delle tartarughe, ma le sue
condizioni non sono gravi.
Il fatto si è verificato nelle acque delle isole Pontine: un gruppo di
subacquei romani ha avvistato l'animale in difficoltà e l'ha soccorso. Con
l'intervento dell'associazione Geo&Bio Mediterranea e con il coordinamento
della Capitaneria di porto di Terracina è stato disposto il trasferimento a
Napoli. Qui la responsabile scientifica del centro, Flegra Bentivegna e i suoi
collaboratori hanno accertato che l'arma impropria si era spezzata e rimasta
conficcata in profondità all'altezza della pinna anteriore sinistra.
Excalibur
è in cura presso il centro di riabilitazione delle tartarughe marine ferite o
danneggiate e che conta due sedi.
C'è la Stazione Zoologica dove si trova il
centro di recupero e cura, dove arrivano le tartarughe per il primo soccorso e
gli interventi chirurgici. Poi, terminata questa prima fase di trattamento,
vengono condotte al centro di riabilitazione a Bagnoli. Secondo la Bentivegna,
da anni impegnata nello studio delle tartarughe, l'incidente è probabilmente
''il primo caso in assoluto di attacco di un pescespada a una tartaruga nel
Mediterraneo: un fatto veramente insolito''.
''La tartaruga marina - spiega la Bentivegna - ha pochissimi predatori in mare,
a parte gli squali, ed e' abbastanza protetta dal carapace, cioè la corazza
ossea, che normalmente è un deterrente per eventuali predatori. Evidentemente
la tartaruga non si aspettava questo attacco: probabilmente stava risalendo per
respirare quando è sopraggiunto il pescespada che, nuotando a forte velocità,
ha visto un corpo che stava salendo e l'ha perforato''.
La spada del pescespada
si è spezzata ed è rimasta conficcata nel carapace della tartaruga per 23
centimetri. L'impatto è stato fortissimo, tanto da provocare la rottura della
spada che nella sua dimensione completa doveva essere di circa 60-70 centimetri.
''Adesso - spiega la direttrice dell'ospedale delle tartarughe - le condizioni
della tartaruga sono ottime. Quando si è verificato l'incidente stava male. La
spada che ha trafitto il fascio muscolare della pinna anteriore sinistra deve
averle provocato un grande dolore. La tartaruga era in difficoltà, non nuotava,
si mostrava chiaramente sofferente''. Così, dopo il soccorso, è stato
effettuato l'intervento chirurgico. Prima l'anestesia e poi una delicata
operazione per sfilare la spada, una vera e propria arma impropria, rimasta
conficcata all'interno della corazza della tartaruga. Il rettile ha una ventina
di anni, ha un carapace di 77 centimetri e pesa 40 chili. Attualmente è sotto
terapia antibiotica ma già muove la pinna. Probabilmente, nonostante il forte
impatto, i nervi non sono stati lesi: a dimostrazione del miglioramento delle
sue condizioni, la tartaruga ha anche mangiato. Presumibilmente a settembre
ritornerà in mare: è questo infatti il periodo in cui il traffico delle
imbarcazioni si riduce e viene rallentata anche la pesca.
(ANSA)Cli/Sev
|