Gabriella Polidori per Vacanze coi Fiocchi
DECALOGO DELLA GUIDA ATTENTA
Questo decalogo è indirizzato a chi è già consapevole che per guidare con
maggiore sicurezza è indispensabile non bere alcolici e non assumere droghe e
farmaci prima di mettersi al volante. Ci rivolgiamo quindi a chi si mette in
viaggio riposato, non stressato, si è nutrito in maniera equilibrata e leggera
e ovviamente, prima di accendere il motore, allaccia le cinture di sicurezza o
mette il casco.
Nonostante questo, la disattenzione può comunque colpire il nostro
"automobilista modello": ecco quindi alcuni suggerimenti.
1. Concentrarsi sempre sulla guida, anche durante percorsi che si fanno
abitualmente.
2. Evitare, quando si può, la "monotonia" del viaggio, magari
cambiando percorso e variando - con prudenza! - la velocità, per non essere
"ipnotizzati" dalla guida.
3. Prima di partire riporre nel cassettino tutti gli oggetti sparsi all'interno
della vettura, in modo che non possano cadere durante il viaggio.
4. Mettere i pochi oggetti di uso immediato vicino al guidatore, in modo tale
che siano facilmente raggiungibili.
5. Mai usare il cellulare senza auricolare o senza il viva voce; comunque è
bene limitarne l'uso se si è alla guida di un veicolo: parlare al telefono
distoglie sempre l'attenzione dalla strada e dalla guida.
6. Evitare di fumare mentre si guida: anche i semplici gesti di ricerca della
sigaretta, accensione ed eliminazione della cenere sono fonte di distrazione.
7. La musica è un'ottima compagna di viaggio, ma è consigliabile sfruttare
delle pause per cambiare stazione radiofonica o disco nel lettore cd.
8. E' importante trovare il momento giusto per consultare la carta o l'atlante
stradale, come una sosta in una stazione di servizio.
9. Impostare il navigatore satellitare con la modalità sonora, per evitare che
lo schermo diventi fonte di distrazione.
10. Gli animali possono stare con noi senza problemi, ma devono essere
trasportati in modo tale da evitare danni a noi e a loro. Inoltre la legge
prevede che se gli animali sono due o più, devono essere messi in apposite
gabbie o contenitori.
Dott.ssa Gabriella Polidori, Psichiatra
Istituto Superiore di Sanità, Roma