NON C'E' CRISI CHE TENGA: NELLA SCUOLA BISOGNA INVESTIRE
L'attuale crisi economica dovrebbe spingere le istituzioni ad investire e non
a fare tagli nella scuola pubblica.
E' innegabile che la preoccupazione per il futuro della
scuola sia, nel paese, diffusa e trasversale.
Il sistema istruzione "nazionale" a tutti i livelli forma i cittadini
di domani, plasma il paese del futuro ed instilla nella società quei principi,
quelle prassi e quelle conoscenze che permettono la costruzione di una sana
convivenza civile.
Gli insegnanti non devono essere considerati lavoratori di serie B, ma i
costruttori dell'Italia che verrà.
Quindi dovremmo investire di più non solo denaro, ma anche attenzione, cura e
rispetto. E non solo sul personale ma anche sulle strutture.
Non c’è crisi che tenga: i tagli alla formazione non
sono un risparmio, ma una perdita a lungo termine. La propaganda (quella del
“va tutto male”, e anche quella del “va tutto benissimo”) e gli scontri
frontali servono a poco. I tagli e le “disattenzioni” servono ancora meno.
Per tutte le novità sulla riforma scolastica visita il sito del Ministero
dell'Istruzione:
http://www.istruzione.it/web/hub/home