IV edizione della “giornata della memoria”
Martedì 27 gennaio 2004 – IV edizione della “giornata della memoria”
AUSCHWITZ . Questo nome è divenuto un simbolo, tragico richiamo per la memoria. Subito il pensiero corre ai filmati in bianco e nero girati dai soldati statunitensi al loro arrivo ed alle ricostruzioni sconcertanti offerte dai (rari) sopravvissuti. Corre a libri come “Se questo è un uomo”, di Primo Levi, testimonianza di un viaggio nell’Inferno, per un uomo cui venne tolto il proprio nome e che ricevette in cambio un numero tatuato sul braccio. “Auschwitz” è la parola che richiama alla mente lo sterminio di circa 6 milioni di Ebrei, scomparsi dall’Europa durante gli anni della seconda guerra mondiale. Ma allo stesso tempo, 6 milioni di Ebrei sono rimasti nelle tracce della memoria dell’Europa (e del mondo intero) in modo indelebile. A cosa serve ricordarli, adesso? Su questo è stato detto tutto, forse si potrebbe aggiungere che si tratta di una domanda inutile, poiché ricordare assume in certi casi la forma di un DOVERE. Con la Legge 211/00 il nostro Paese ha proclamato il 27 gennaio, data in cui furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, GIORNO DELLA MEMORIA, per non dimenticare la SHOA, le vittime dello sterminio e coloro che vi si opposero mettendo a rischio la propria vita.
Per chi desidera approfondire l’argomento, l’ Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli mette a disposizione un ampio archivio di documenti, che desideriamo segnalarvi. Potrete accedere alle pagine dedicate alla giornata della memoria cliccando sul link.
Da visitare anche il portale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Roma, sempre utilizzando il link.
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