IL RINOCERONTE BIANCO
Vi dobbiamo svelare un segreto: il rinoceronte bianco non è affatto bianco!!
In realtà la sua pelle è di colore grigio scuro ma l'equivoco nasce dall'originale parola inglese "africaner weit" ripetutamente storpiata fino a trasformarsi in "white" cioè bianco.
Weit invece significa "largo" ed è riferito al labbro largo è piatto adatto a brucare, caratteristico del Ceratotherium simum.
Ciò che appare più evidente in questa specie, oltre alla mole (2300 kg per 3,7 – 4 metri di lunghezza!) è la presenza di due corna, di cui quella anteriore più lunga della posteriore, sulla grande e pesantissima testa per sostenere la quale il rinoceronte ha sviluppato una gobba dietro il collo contenente i legamenti.
Il cranio molto allungato consente all'animale di strappare l'erba che rappresenta l'unico alimento. Tutti i rinoceronti dipendono dall'acqua per dissetarsi, anche se possono resistere ben cinque giorni senza bere, e dal fango che si gettano sul corpo per proteggere la pelle delicata dalle punture degli insetti.
Tra tutti i sensi quello maggiormente sviluppato è l'udito tanto che il rinoceronte riesce a percepire anche il suono più basso. La vista invece è scadente ed inoltre gli occhi sono posti lateralmente quindi il rinoceronte prima osserva con un occhio poi con l'altro.
I rinoceronti sono animali piuttosto solitari ad eccezione del periodo dell'accoppiamento quando i maschi creano dei gruppi e le femmine possono accettare di essere accompagnate anche dai maschi non ancora maturi.
La femmina potrebbe accoppiarsi già al quinto anno di età ma normalmente il primo piccolo arriva dopo 6 – 8 anni. Ad ogni parto nasce un solo cucciolo (40 – 65 kg!) che già dopo tre giorni riesce a seguire, anzi a precedere, la madre estremamente attenta e protettiva nei suoi confronti.
Purtroppo il rinoceronte ha una cattiva fama poiché si pensa sia particolarmente aggressivo verso l'uomo. In realtà, soprattutto la specie bianca, è totalmente inoffensiva e attacca l'uomo solo se viene disturbata e minacciata.
Spesso i rinoceronti bianchi si posizionano con la schiena una a fianco dell'altra rivolti verso l'orizzonte: questa formazione è sicuramente utili per difendersi dai predatori, iene e leoni, ma li rende vulnerabili ai cacciatori.
L'habitat naturale di questa specie è la savana africana ma attualmente è a rischio d'estinzione. In passato i rinoceronti in genere erano fortemente minacciati poiché si credeva che le corna, il sangue e la pelle avessero un qualche potere afrodisiaco e curativo.
Volete vedere da vicino il Rinoceronte bianco e ammirarne la maestosità? Allora visitate il Parco Faunistico "Le Cornelle" a Valbrembo in provincia di Bergamo.
Per ottenere informazioni sulle modalità di visita al Parco vi segnaliamo i recapiti:
Parco Faunistico Le Cornelle
Via Cornelle, 16
24030 Valbrembo (BERGAMO)
Tel. 035.52.74.22
Fax 035.52.82.85
e – mail: cornelle@lecornelle.it
www.lecornelle.it
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