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News ecologia |
04/10/2004 |
SI’ DI MOSCA A KYOTO
Finalmente la Russia ha iniziato il processo che dovrebbe portarla a ratificare il protocollo di Kyoto. A quel punto l’accordo, che ha lo scopo di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, entrerà in vigore e sarà vincolante.
Il protocollo è stato approvato dal governo russo che ora lo trasmetterà al Parlamento per il voto definitivo.
Il primo obiettivo è annunciare l’entrata in vigore del protocollo come trattato vincolante per il 122 paesi (compresa la Russia) entro dicembre quando si terrà a Buenos Aire la COP 10 ma
la procedura è lunga: dopo il voto del parlamento ed il superamento del quorum per la validità del patto, ci vorranno tre mesi perché il segretariato dell’ONU lo renda operativo. Da quel momento i Paesi dovranno correre per ridurre, entro il 2012, del 5% il livello di emissioni che avevano nel 1997. Chi non ci riuscirà dovrà pagare multe pari alla quotazione di una singola tonnellata di CO2 moltiplicata per il numero di tonnellate non ridotte. Ogni tonnellata vale attualmente da 5 a 7 euro ma nel 2010 arriverà a 25 – 35 euro. I proventi delle multe andranno in un fondo per finanziare progetti ecologici nei paesi poveri.
L’Italia in questo momento deve ridurre un carico di 93 milioni di tonnellate. Sarà possibile? Secondo il ministro dell’ambiente bisogna puntare sui meccanismi flessibili come la realizzazione d’impianti ecologici, le riforestazioni ed i commerci delle quote di emissione ma dal punto di vista della fisica dell’atmosfera solo le trasformazioni ecologiche degli sistemi produttivi assicurano la salute del pianeta.
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